"Pensavo fosse solo una cosa dell’età… finché ho dimenticato il nome di mia figlia."
Quando la memoria inizia a vacillare, il dolore va ben oltre il semplice dimenticare.
Non so tu, ma io avevo ormai accettato che la mia mente non fosse più la stessa.
Pensavo fosse normale confondere i nomi, dimenticare appuntamenti, ripetere domande già fatte.
Ma nessuno ti dice quanto tutto questo possa far male.È frustrante sentirsi sempre distratta.È umiliante quando gli altri ti correggono con quello sguardo pieno di compassione.
Fa male perdere il filo di una frase.
E fa ancora più male iniziare a evitare le conversazioni per paura di sbagliare.È difficile da credere, ma ora riesco a ricordare tutto con chiarezza… e questo ha cambiato tutto.
All’inizio erano solo piccole dimenticanze:
dove avevo messo le chiavi, la borsa, gli occhiali.
Poi ho iniziato a scordare ricette che conoscevo a memoria da anni.
Confondevo date, dimenticavo compleanni… e, a poco a poco, perdevo fiducia in me stessa.La parte peggiore? Sentirmi sempre un passo indietro.
Essere in una conversazione e non riuscire a seguirla.
Leggere qualcosa e doverlo rileggere.
Iniziare una semplice attività… e perdere subito la concentrazione.
Mi sembrava di essere prigioniera dentro la mia testa.
Non ero mai stata così.
Sono sempre stata attiva, comunicativa, presente.
Ho insegnato per oltre vent’anni — la memoria era tutto per me.
Dopo la pensione, pensavo fosse solo stanchezza.
Ma dentro di me sapevo che c’era qualcosa che non andava.
Mi sentivo frustrata.
Andavo in farmacia, cercavo soluzioni naturali, provavo tisane, capsule…
Ho persino testato alcuni farmaci, ma mi facevano stare peggio: sonnolenza, nausea, confusione.
E alla fine… nessun vero miglioramento.
Il giorno in cui ho chiamato mia figlia con il nome sbagliato… è stato il punto di svolta.
Era venuta a trovarmi Chiara, la mia figlia maggiore.
Parlando con lei, ho avuto un vuoto.
L’ho guardata… e ho detto il nome sbagliato.
Lei ha sorriso e ha detto: “Va tutto bene, mamma.”Ma io ho visto nei suoi occhi la paura.
In quel momento ho capito che non potevo più far finta di niente.Dovevo fare qualcosa. Una volta per tutte.
Poi ho scoperto il dottor Matteo Rinaldi… e, per la prima volta, mi sono sentita davvero compresa.
Avevo bisogno di aiuto, ma non volevo ricadere nelle solite promesse vuote o nei farmaci che mi annebbiavano la mente.
È così che ho letto del dottor Matteo Rinaldi, neuropsicologo.
Parlava di un metodo naturale, con basi scientifiche, pensato proprio per persone della mia età.
E tutto iniziava con un semplice test gratuito.Solo per capire come stava davvero la mia mente.
L’ho fatto.
Sono bastati pochi minuti, ma le domande mi hanno fatto riflettere più di quanto immaginassi.E quello che è successo dopo… mi ha ridato speranza.
Ricordare è stato come rinascere.
Dopo il test, ho ricevuto un piano personalizzato basato sulle mie risposte.
Era chiaro, accessibile, e soprattutto… possibile da seguire:
✔ Esercizi semplici per stimolare la memoria
✔ Consigli alimentari per nutrire il cervello
✔ Attività cognitive facili da integrare nella mia routine
✔ Un percorso naturale, passo dopo passo, senza farmaci
Ho iniziato piano.
Già nella prima settimana, mi sentivo più lucida.Dopo dieci giorni, ho smesso di ripetere le stesse cose senza accorgermene.E oggi riesco a seguire le conversazioni, ricordare le date — e persino i nomi dei miei ex alunni!
Se non avessi fatto quel test… forse oggi mi sarei arresa.
Non so dove sarei adesso.
Forse sempre più isolata. Sempre più insicura.E il peggio: convinta che fosse tutto “normale”.Se anche tu senti che la tua mente ti sta mandando dei segnali…Non aspettare che peggiori.
Scopri come sta la tua memoria: fai il test gratuito con il Dottor Matteo Rinaldi